Otto anni di partecipazione alla convention nazionale dei Giovani Imprenditori di Confartigianato, non mi hanno ancora abituato alle emozioni che questo evento ogni volta mi dona.
Stare insieme a ragazzi che come te quotidianamente condividono le stesse esperienze e valori, ti da la forza per andare avanti oltre ogni difficoltà.
Il Gruppo negli ultimi anni, grazie all’impegno del presidente Marco Colombo, ha acquisito un’importante reputazione e rappresentatività nei confronti di interlocutori istituzionali e media.
Quest’anno nella storica location del Convitto della Calza di Firenze, abbiamo discusso di università e impresa con importanti relatori: dal ministro Gelmini ai professori Giulio Sabelli, Giulio Ceppi, Paolo Crepet, Paolo Preti. I problemi ben noti della mancanza di dialogo e di programmazione tra imprese e università sono stati alla base dei dibattiti e non sono mancati alcuni esempi di successo di giovani imprenditori italiani.
l’insegnamento che quest’anno ho portato a casa insieme ai Giovani imprenditori di Monza e Brianza e Milano, che ho l’onore di rappresentare, è stata la consapevolezza che una nuova italia basata sulle forze sane del paese è possibile.
L’Italia che vogliamo è a misura di giovani e di impresa e sono necessarie riforme che la liberino dai vincoli allo sviluppo.
Noi siamo pronti a fare la nostra parte.
venerdì 11 marzo 2011
L’Italia che vogliamo: il messaggio dei Giovani di Confartigianato.
scritto da Berto Salotti alle 9:35 AM
tags: convention confartigianato, giovani confartigianato, Giovani Imprenditori Confartigianato, giulio ceppi, Giulio Sabelli, Marco colombo, Paolo Crepet, Paolo Preti
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