venerdì 15 aprile 2011

Trends Salone del Mobile 2011

Il 50esimo Salone del Mobile si è aperto con un velo di tristezza nel cuore degli operatori.
L’assenza del Cav Rosario Messina, scomparso il 10 Marzo scorso, per anni anima di questo evento, si è fatta sentire.

Con il suo entusiasmo e la sua energia ha saputo coinvolgere nella passione per l’arredamento molti giovani e nuove generazioni, per questo e per molto altro ancora la sua opera non verrà mai dimenticata.

Il tour che quest’anno insieme ai miei collaboratori ho avuto il piacere di fare è stato molto produttivo. Siamo in una fase di cambiamento e gli effetti della transizione all’interno di un nuovo paradigma di mercato sono visibili.

Lo scenario e l’atmosfera emersi sono quelli di un sistema fatto da imprese, imprenditori e collaboratori estremamente coraggiosi, se non addirittura eroici nella loro determinazione.
Questo periodo economico particolare ha messo le aziende a stretto rapporto con la decrescita, che, sommata alle innumerevoli difficoltà storiche del sistema Italia, ha sviluppato in molti un desiderio di rivalsa e uno scatto di orgoglio visibile e palpabile attraverso gli stand.



L’offerta italiana e internazionale rimane estremamente eterogenea e se per alcuni è più chiaro l’orientamento al nuovo per la maggior parte degli operatori prevale ancora una tenuta verso posizioni acquisite sia di immagine che di prodotto.

Ecco le impressioni che vorrei condividere con voi.

1. Prende piede un nuovo design low cost che mantiene però alta qualità nei materiali e nella lavoriazioni;

2.Il low cost porterà maggiore pressione da parte dei produttori cinesi sul territorio italiano, con perdite di posti di lavoro nell'artigianato e nell'industria e con perdita di knowhow e quidni dei valori portanti del Best of Italy

3. Poche aziende stanno sperimentando vere innovazioni nella proposta di prodotto;

4. La comunicazione partecipativa in rete ha impattato sensibilmente e per la prima volta sia al Salone che Fuori Salone;

5. I marchi del design, in gran parte, si sono consolidati ( o arroccati) sulle proprie posizioni di brand, nella comunicazione e nel prodotto;

6. I marchi intermedi seguono a ruota;

7. Il Retail, protagonista insieme ai clienti di questo settore, in parte è inadatto a ricevere queste proposte perchè troppo sofisticate e in parte è andato oltre e trova solo risposte tradizionali;

8 Il low cost porterà maggiore pressione da parte dei produttori cinesi sul territorio italiano, con perdite di posti di lavoro nell'artigianato e nell'industria e con perdita conseguenti di knowhow e quidni dei valori portanti del Best of Italy


La nostra impressione è che le condizioni dure del mercato e le sue proiezioni future, stanno portando risposte adeguate solo in parte adeguate rispetto le potenzialità portate dalla crisi.

Nemmeno noi abbiamo la bacchetta magica ma siamo sicuri che un'opportunità formidabile andrebbe colta nelle reti di impresa e nella valorizzazione del proprio best of...attraverso una comunciazione collettiva del sistema...
... ma non stiamo parlando di un gioco da ragazzi...

In bocca al lupo di cuore a tutto il mondo del Salone del Mobile!


Noi questa sera torniamo "in strada" al Fuori Salone Berto Salotti con Fool e K4B in C.so Garibaldi 50 Milano, con molto entusiasmo e disponibilità. Ti aspettiamo!

2 commenti:

Roberto Varisco ha detto...

La sensazione che molti prodotti siano solo di pura immagine, anche quelli meno di design "sensazionale" e di richiamo, e che nelle case vere facciano fatica ad entrarci

Berto Salotti . Filippo Berto ha detto...

É il grande tema che accompagna il design, fare prodotti che facilitino la vita delle persone e che poi entrino nelle loro case, e non solo sulle riviste e negli stand. Ma un altro assente era la distribuzione, intesa come modelli conseguenti di presentazione dei prodotti ai clienti finali.
Ma tutto é in movimento e ne vedremo delle belle :)
Scusami ma tu sei il Roberto Varisco che conosco oppure ...?