giovedì 29 ottobre 2009

Una presentazione presso l'Università Cattolica di Milano

Dopo aver dovuto rinunciare a malincuore al primo invito del Prof. Claudio Devecchi , ho avuto una nuova occasione per testimoniare il caso Berto Salotti agli studenti di Strategia Aziendale dell'università Cattolica di Milano.

Con il prof. Devecchi , docente di Strategia e Politica Aziendale e presidente di Cerif , ho avuto diverse occasioni di confronto sulle tematiche del passaggio generazionale, spesso con la mia associazione di giovani imprenditori.

In uno di questi incontri mi ha proposto di esporre la mia esperienza di impresa ai suoi studenti.
Di fronte ad un'aula fitta di ragazzi del primo anno, oggi ho presentato i passaggi dello sviluppo di Berto Salotti negli anni, dalla fondazione dei Fratelli Berto nel 1973 fino alla rivoluzione che internet ha portato, con alcune sottolineature sul passaggio generazionale, sul distretto legno-arredo brianzolo e sulla mia attività associativa.

E' stata un'esperienza fantastica.

Voglio ringraziare a nome di tutta la Berto Salotti, il prof. Devecchi che mi ha dato questa opportunità, ma anche tutti i ragazzi in aula che mi hanno ascoltato e che alla fine mi hanno voluto fare delle domande che ho trovato molto intelligenti, puntuali e "strategiche".

4 commenti:

Andrea ha detto...

Complimenti Filippo,
trasformare un'azienda tradizionale in una web 2.0 e' un' impresa straordinaria...complimenti ancora...

Anonimo ha detto...

Mi ricordo sempre il mio scetticismo sul tuo progetto agli albori del 2000...
Invece quanta strada è stata fatta!
E quanta ne faremo ancora!
Una bella soddisfazione poter raccontare questa avventura, sperando che sia di sprono ed esempio per le nuove generazioni.
Maurizio Riva
Responsabile Servizio Clienti
Berto Salotti

Berto Salotti . Filippo Berto ha detto...

avere l'opportunità di raccontare la tua esperienza in un aula universitaria è davvero straordinario. Soprattutto se il tuo entsiasmo contagia altri a percorrere con coraggio un proprio percorso di vita e di lavoro.

Anonimo ha detto...

I will not concur on it. I regard as precise post. Specially the title attracted me to read the whole story.