Leggendo "Lo spirito creativo" di Daniel Goleman ho trovato un racconto che vi vorrei riproporre sulle tematiche del coraggio e della fiducia.
Lo voglio dedicare a tutti coloro che stanno dando fiducia si nostri progetti e alle nostre ambizioni. Sono profondamente convinto che saranno ripagati della loro visione positiva.
"Anni cinquanta. In una cucina una madre sta aprendo delle lattine e ne versa il contenuto in una pentola a pressione. Suo figlio, un boy scout, vuole ottenere un premio come regista. Il padre gli ha comprato una cinepresa super 8. Il ragazzino ha avuto l'ispirazione di girare un film horror. Per una delle riprese, ha bisogno che una broda vischiosa e sanguinolenta coli sgocciolando dagli armadietti della cucina. Così la madre esce, compra trenta lattine di ciliegie allo sciroppo, le versa nella pentola a pressione e prepara un intruglio deliziosamente umido, rosso e appiccicoso.
Questa madre non è il tipo che dice: "và fuori a giocare; non voglio quella roba in giro per casa". Non è solo accondiscendente: dà briglia sciolta al figlio, permettendogli di trasformare la casa nei suoi studios cinematografici, lasciandogli spostare mobili e sistemare fondali. Lo aiuta a fare i costumi e recita nei suoi film. Quando il ragazzo vuole girare una scena nel deserto la madre lo accompagna con la jeep nella sua spedizione. Molto tempo dopo la donna ricordava di aver raschiato per anni, dalla credenza della cucina, i resti della scena con l'intruglio rosso sangue.
Volete il nome del figlio? Steven Spielberg.
venerdì 2 febbraio 2007
scritto da Berto Salotti . Filippo Berto alle 6:19 PM
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