sabato 29 ottobre 2005



Ecco l'articolo originale di Jesper Olesen del quotidiano Jyllands-Posten e un articolo di Cristina Colzani sul cittadino di Meda che cita anche la telefonata di complimenti da parte del primo cittadino medese Adelio Asnaghi.

Questa è la traduzione dell'articolo: La Mecca del mobile nel Nord Italia di JESPER OLESEN, inviato di Jyllands-Posten

Con i suoi 22.000 abitanti, la cittadina di Meda è sede di ben 630 mobilifici, la grande maggioranza dei quali a conduzione familiare

Sembra un qualsiasi viale poco trafficato di un'anonima cittadina a 40 km dalla metropoli milanese, costeggiato da palazzine a due piani. Le persiane serrate, a prima vista, non sembrano celare alcuna forma di vita, ma ad un'analisi più attenta ci rendiamo conto, al contrario, di trovarci nel cuore di un'attiva strada industriale. Siamo nella cittadina di Meda, tra Milano e Como.

Meda è un importante crocevia dell'industria italiana del mobile. Con soli 22.000 abitanti è sede di ben 630 mobilifici, la maggior parte dei quali costituiti da piccole imprese a conduzione familiare che, con ruoli diversi, operano nel settore del mobile. Il piano terreno di una palazzina ospita generalmente il laboratorio, in cui la famiglia quasi al completo e pochi dipendenti si dedicano alla fabbricazione di mobili, mentre l'abitazione vera e propria si trova al piano superiore.

Crescita e sviluppo

In questi circa 150 metri di villette a schiera che percorriamo in un giorno primaverile, hanno sede ben 20 aziende di questo tipo. Una di queste è la Fratelli Berto, specializzata nella produzione di divani. Questo mobilificio con 40 anni di tradizione alle spalle è gestito da Carlo Berto e Fioravante Berto e dal figlio ventottenne Filippo, che gradualmente hanno occupato l'intero piano terreno con il laboratorio, il piano riservato all'abitazione e perfino un fondo adiacente, per far spazio a un'azienda che impiega oggi 15 dipendenti.

La famiglia Berto ha registrato di recente una fase di crescita e di sviluppo delle vendite in un periodo in cui molti dei mobilifici locali subiscono le conseguenze negative della globalizzazione e della concorrenza dei paesi a basso costo di manodopera. Anche l'azienda di divani di Meda ha dovuto far fronte a queste nuove condizioni.

Ma la seconda generazione, rappresentata da Filippo Berto, ha assunto la responsabilità di gran parte delle vendite, del marketing e dello sviluppo del prodotto, ottenendo dal padre l'autorizzazione a percorrere nuove strade.
"Per molti altri settori si tratta ormai di uno sviluppo molto diffuso.
Ma per l'industria italiana del mobile la vendita per corrispondenza attraverso un sito Internet è ancora un territorio ampiamente inesplorato.
Noi abbiamo deciso di puntare su questa modalità di vendita per ampliare la nostra clientela. E abbiamo vinto la scommessa. Oggi vendiamo divani a clienti di tutta Italia e anche di altri Paesi: all'improvviso siamo diventati una piccola impresa con un mercato internazionale.

Lo zio taglia ampie pezze di cuoio nelle corrette dimensioni accanto ad alcune operaie intente alle macchine da cucire.
All'altra estremità del laboratorio ferve la fabbricazione delle parti in legno dei divani, mentre il capofamiglia discute rumorosamente con i responsabili del trasporto per una partita di divani da consegnare al più presto a un cliente in una località del sud.
È evidente che il laboratorio è il suo regno incontrastato.

È però Filippo Berto che cura la gestione del nuovissimo showroom dell'azienda, allestito in un moderno edificio nella via principale di Meda dove i potenziali clienti possono vedere e provare personalmente i prodotti.
Dagli altoparlanti del locale dove sono esposte le ultime creazioni sgorgano fluide le note di una musica funky.
Filippo ha impostato il computer a banda larga su un canale radio musicale americano che all'ora dell'apertura contribuisce, secondo lui, a creare la giusta atmosfera attorno ai mobili.

Solo su ordinazione

Ogni settimana arrivano clienti da località vicine e lontane per prenotare i divani dei Fratelli Berto. L'offerta varia dai divani tradizionali al design più innovativo che ha reso note la zona di Milano e l'Italia settentrionale.

"Produciamo esclusivamente su ordinazione. Poiché siamo una piccola azienda che produce in proprio, siamo in grado di realizzare i mobili secondo esigenze e richieste specifiche. È il nostro punto di forza rispetto ai grandi mobilifici che producono in serie. Loro naturalmente hanno la possibilità di trasferire la produzione in Paesi a basso costo e ridurre quindi i prezzi. Noi dobbiamo puntare invece sulla qualità e sulla personalizzazione," afferma Filippo Berto.
Appartenente alla seconda generazione di un'impresa familiare tradizionale, Filippo conosce bene le discussioni sulle gerarchie e le tradizioni. Ma il più recente sviluppo dell'azienda, puntualizza, è frutto di una stretta collaborazione tra genitori e figli.

"Il nostro metodo"

Meda è un autentico centro industriale la cui lunga tradizione nel settore dell'artigianato e della produzione di mobili risale a diversi secoli addietro.

Originariamente, la fonte primaria di sostentamento della regione era l'agricoltura, e la realizzazione di mobili da parte dei contadini era limitata al fabbisogno personale.
La svolta ebbe luogo quando si iniziò a produrre mobili in quantità più consistenti per il convento attorno al quale si è sviluppata la cittadina. In seguito ci si occupò anche di garantire la formazione di giovani artigiani e designer.
Meda è diventata così il fulcro della regione in questo settore ed è orgogliosa delle proprie tradizioni.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il settore del mobilificio registrò un notevole impulso con la costituzione di varie aziende, e ancora oggi la cittadina ospita numerose piccole imprese e qualcuna di dimensioni maggiori.

"Naturalmente le discussioni sul futuro del settore sono all'ordine del giorno, poiché tutti siamo in ansia per la crescente concorrenza internazionale.
Alcuni cercano di trasferire la produzione nei Paesi a basso costo dell'Est europeo o perfino in Cina, ma non è così facile per una regione come quella di Meda o per un'impresa come la nostra.
Così continuiamo a svolgere l'attività a modo nostro e siamo convinti di poter conseguire buoni risultati," afferma Filippo Berto, che pure ha visitato per motivi di studio alcuni dei Paesi a basso costo.

La sua azienda non è l'unica a puntare sulla vendita diretta dal proprio showroom. Proprio in questo periodo nella città del mobile e nei suoi dintorni ne stanno nascendo in quantità. I produttori di mobili trattano direttamente con i clienti per poter sostenere la battaglia contro giganti internazionali come l'Ikea e le altre grandi catene di mobilifici che si rivolgono in grande stile al consumatore moderno con la passione del design.
jesper.olesen@jp.dk


E' stato un momento di felicità e di grande responsabilità per il futuro, che ci ha fatto riflettere sull'importanza e l'impegno che tutti i giorni le persone della Fratelli Berto mettono nel loro lavoro.

Questi articoli, insieme ad una intervista pubblicata sul libro del Sole 24 Ore "Net Economy e Imprese" nel capitolo IL CASO ARTISANEXPO di Eugenia Scandellari, confermano il nostro impegno a sviluppare prodotti e servizi di valore all'interno di un ambiente felice in cui lavorare per il prossimo futuro.

Nessun commento: