Ieri, durante la Social Media Week di Roma, ci siamo ritrovati all'Ateneo Impresa a discutere di "Salotto 2.0: i luoghi fisici dell’impresa, della vita e del desiderio nella società 2.0".
Abbiamo parlato di piccole imprese che crescono e si riscattano, grazie anche al web, facendo crescere con loro i territori d'origine e i loro valori; abbiamo parlato di intrattenimento connesso, ovvero di come cambiano i consumi mediatici tra divano e vita nomade; Roberta Milano ci ha raccontato del couch surfing e del travel no-cost; Daniela Farnese ci ha raccontato come il suo divano sia diventato il suo spazio di lavoro sovrapponendo e amplificando la sua vita lavorativa e la sua vita sociale nell'era del 2.0.
I social media cambiano il mondo delle relazioni e delle esperienze nei luoghi fisici dell'impresa del viaggio, del lavoro e dell'intrattenimento e diventano un incentivo in più agli ostacoli che soprattutto oggi in Italia è ncessario afforntare.
Gli interventi di Monica, Roberta, Daniela e Davide, con la preziosa moderazione & provocazione di Massimo Micucci, hanno contribuito alla costruzione di tesi innovative sul salotto 2.0 che aprono per il futuro, nuovi spazi di produzione e sperimentazione nella comunicazione.
Un sentito grazie a tutti loro e ai tantissimi che hanno partecipato all'incontro, e a tutto lo staff RETI in particolare per il supporto nell'organizzazione.
Attorno al salotto 2.0 in questi giorni di #SMWRME abbiamo incontrato persone splendide che ci hanno arricchito la mente e il cuore. Per noi è stata una grande esperienza di relazioni ed è al contempo un nuovo bellissimo inizio tutto da vivere.
Qui potete rivedere i video della streaming. Anche se la qualità non è ottima è possibile ricavare buona parte degli interventi. Qui qualche scatto
Nei prossimi giorni pubblicheremo un video completo dell'evento.
ho seguito il vostro Salotto 2.0, ho ascoltato con piacere il secondo intervento di Filippo e credo che sia un bel segnale per chi oggi voglia conquistarsi un pezzo di futuro. complimenti.
RispondiEliminaoggi non credo ci siano alternative a questo: o siamo pronti a reagire con nuovi progetti ai tanti ostacoli che ogni giorno si propongono, oppure meglio lasciar perdere. Noi ci volgiamo provare... grazie Mauro!
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