martedì 19 luglio 2011

Design. Che cos'è e come si riconosce?

La cosa che non ho mai capito e che ancora non riesco a capire è il motivo che rende la parola design tanto usata, spesso in modo “abusivo”.
Ancora devo capire perché se mio padre esce di casa per andare a comprare un oggetto di design, si porta dietro il libretto degli assegni e gli sparisce il sorriso dalla bocca.
Devo ancora capire perché è più importante la firma del designer o dell’azienda produttrice, piuttosto che l’effettiva qualità del prodotto.
































Devo capire perché basta inserire davanti a qualsiasi parola il prefisso “di design” e tutto diventa più fico e fescion!
Devo capire perché quando si parla di Design si pensa solo e soltanto all’aspetto estetico di un oggetto.
Devo ancora capire perchè questa parola genera così tanta confusione.
Basterebbe sfogliare uno dei tanti libri dove si parla dei grandi maestri del passato, per capire il vero significato di questa parola “misteriosa”.
















Iniziamo prima di tutto a capire cosa significa la parola design in italiano. Design=Progettazione.
Si, per chi non lo sapesse Design significa progettazione. La progettazione sono tutte le attività, promosse da un progettista, che sono alla base delle realizzazione di un qualsiasi oggetto complesso.


















Questo significa che, effettivamente, il design è un po’ ovunque intorno a noi. Qualsiasi oggetto che abbia dietro un benché minimo studio di fattibilità è un oggetto di Design.
Precisato questo, per me gli oggetti “di design” sono quei prodotti che risolvono un problema, migliorano un gesto quotidiano e rendono la nostra vita più semplice e confortevole.
Un oggetto di design viene progettato ottimizzando i tempi di lavorazione e i materiali con i quali è costruito. Questo per avere un prodotto ben fatto e con un costo “giusto”.














Aggiungete cura per il dettaglio, per la forma estetica, sperimentazione su nuovi materiali, ed emozioni che zampillano dal vostro cuore quando lo toccate, guardate ed annusate.
Ecco, il nostro oggetto di design è pronto per essere acquistato dalla vostra carta di credito.
Scherzi a parte queste poche righe non hanno la presunzione di essere esaustive nella spiegazione di una disciplina dalle mille sfaccettature come il design.
Queste poche righe vogliono essere un semplice vademecum, che vorrei teneste ben in mente quando vi troverete davanti all’acquisto di un oggetto.
Divano, mobile, letto, lampada o poltrona che sia, ricordatevi che l’attenzione nella progettazione e la cura nella realizzazione, rendono un pezzo d’arredo o un complemento, un valido ed interessante oggetto di design.














Quando tutto questo accadrà e vi emozionerete davanti ad un oggetto, il progettista e l’azienda che lo ha realizzato, avranno prodotto un vero oggetto di DESIGN.
Buon design a tutti!

Articolo di: Emiliano Brinci.

2 commenti:

Roberto Arleo ha detto...

Tra la gente comune si usa la parola design per dire: "È particolare." Anche se a me sembra più particolare uno sgabello a tre gambe vecchio e polveroso.

Il vero design non esiste più!

I progetti dei grandi maestri costano uno sproposito, partendo dalle lampade di nylon di Danese alle lampade Flos. I grandi maestri avevano un concetto forte che ha un suo costo, soprattutto per il cliente che le acquista!

Oggi è di design un prodotto con una forma fuori dal comune, che forse non è neanche troppo funzionale...

Berto Salotti . Filippo Berto ha detto...

Il dibattito sul design oggi é molto serrato(http://divani.blogspot.com/2011/07/realizzare-limprobabile-un-progetto-per.html),
il passato non torna piú e il futuro, visto i grandi cambiamenti in corso, é incerto e tutto da disegare.
A nostro avviso, se vogliamo ancora una Milano capitale internazionale del design e una Brianza ancora laboratorio e fabbrica ideale di questi centri creativi, dobbiamo focalizzarci sempre piú su innovazione e ricerca, l'accessibilitá arriverá poi di conseguenza. W il design!